10 novembre 2007

Il rombo assordante della cassa

L'altra sera, ascoltando con un amico un CD jazz di grande qualità sonora (Jaco Pastorius Big Band - Word of Mouth Revisited) su un ottimo impianto Hi-fi, parlando di aspetti tecnologici e musicali, ad un certo punto lui mi cita il sound della cassa della batteria.

Ah sì certo, la cassa.

La cassa.


LA CASSA? Quale cassa???

Tendo l'orecchio verso il subwoofer.

Lui dice: "ma sì, non la senti? Fa tum tu-tum tu-tu-tum qui sotto. Proprio ora..."

Nel mio sguardo appare un pò di inquietudine. Mi avvicino ancora al subwoofer (e intanto penso: "ma che ti avvicini, scemo, le frequenze basse non c'entrano con la vicinanza o la lontananza").

L'amico mi guarda un pò preoccupato e forse già compassionevole. "Se ti sposti qui la senti."

Mi sposto. Mi immagino nel cervello come suona una cassa, di solito. "Tum tu-tum tu-tu-tum". Me la immagino anche mentre batte sulla pelle. Tum Tum.



Niente. Non sento nulla.
NON SENTO NULLA.

Guardo l'amico con la mia espressione "faccia storta". Lui tace e mi guarda impassibile.

Allora mi concentro, chiudo gli occhi. Apro i padiglioni delle orecchie come padelle per farinata. Già in preda al panico cerco di discernere chiaramente i piatti, le trombe, il basso, il pianoforte... diamine, per esclusione rimarrà la cassa, si o no?

Niente.
Mi appello al mio fisico.

Solo allora, nel fondo della bocca dello stomaco, nell'estremità del tallone, sento un "tum tu-tum tu-tu-tum". Il pavimento vibra e trasmette delle (debolissime) vibrazioni alla mia gamba, e più su fino in pancia...

Eccola. E' lei. La cassa! La cassa! Guardo l'amico, con un senso di liberazione.
Ma il sudore imperla impercettibilmente la mia fronte.

Peccato che una cosa è ascoltare le frequenze basse con le proprie orecchie, altra cosa è "sentire" le vibrazioni con la pancia e le viscere...

Così imparo ad essermi stritolato le orecchie fin da piccolo con Dead Kennedys e Germs... A quest'ora qualche miliardo di cellule del timpano saranno disintegrate.

Insomma, una piccola dimostrazione che gli anni passano.
Amen.

Qui sotto, preclari esempi di cornetti acustici.

3 commenti:

leorso ha detto...

Nonni sordi. padre sordo, ho suonato per 20 anni, ascolto musica da tutta una vita... mi sà tanto che ti raggiungo presto.

Franco Zaio ha detto...

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Arimondi ha detto...

Dici che se fosse stata la cassa della batteria degli Yeah Yeah Yeahs l'avrei sentita? :-)