28 marzo 2007

Muoversi rapidi e a testa alta


Muoversi rapidi e a testa alta, solidi ma mossi dal vento.
Oggi mi sento così. (Sic)


©
Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913



19 marzo 2007

Mela gassata

Coca Cola e Apple realizzano in questi giorni una imponente campagna commerciale.

Per ogni bottiglietta in PET di Coca Cola da 50cl (costo 0.84€), ti viene regalato un brano musicale scaricabile da iTunes (costo ordinario 0.99€).

Per un amante della musica, minimamente attrezzato dal punto di vista tecnologico, sembra la moltiplicazione dei pani e dei pesci: pago una Coca Cola 0.84€ e ho in più in regalo musica per un valore di 0.99€!

Invece di comprare files mi imbottisco la casa di bevande gassate e, con dieci bottigliette (8.4€), oltre alla dispensa piena ho quasi l’intero nuovo album dei Kaiser Chief gratis!

Mumble. Qualche pensierino.

Quello dell'uomo di marketing.
Due colossi commerciali si promuovono a vicenda (sinergia è la parola magica). Alla Coca Cola fa comodo la musica legata all’icona dell’Ipod (quanto di più trendy in questi mesi); alla Apple e ad iTunes fa più che comodo essere trainati dalla forza di penetrazione della bevanda gassata analcolica più famosa del mondo. Coca Cola venderà di più (oggi lo scaffale dei PET al supermercato era vuoto) mentre iTunes riceverà milioni di visite. Tra questi milioni, qualche migliaio comprerà presto l’iPod. Un affarone.

D’altra parte, il pensiero del musicista.
Pensiamo ad un artista di Gatteo a Mare, il cui brano presente su iTunes è stato scaricato il 12 marzo da un bevitore di Coca Cola di Bordighera.
Quanto tornerà delle tasce dell’autore, dell’interpete, del produttore che hanno realizzato quella canzone? E quando?
Ovvero, mi interesserebbe conoscere le condizioni economiche dell’accordo tra Coca Cola e Apple. La Coca Cola ha certamente un costo di materie prime e di mano d’opera, la bottiglia in sé ha un costo, la Coca Cola realizza certamente un utile per le cose che produce. Ma allora, quanto vale il mio pezzo di musica se lo regalano come se fosse un gadget? Mi piacerebbe sapere di quel -0.15€ che alla fine sembra valere la mia musica, visto che di solito la pagano 0.99€ e ora vale meno di zero.
La domanda ha un senso non solo morale, ma anche economico perché sicuramente va ad incidere sulle royalties che spettano a chi ha composto, eseguito e prodotto quella canzone, il musicista di Gatteo a Mare e i suoi collaboratori.
Coca Coca e Apple attuano mega-sinergie su scala mondiale. Ma quanti decimi di Eurocent finiscono nelle tasche di quei molti piccoli musicisti che hanno "fatto" la musica e in definitiva permesso l’affare? Forse e sperabilmente le royalties vengono pagate comunque al lordo di questi omaggi, ma vorrei saperlo, averne conferma.

Infine, il pensiero del consumatore di Bordighera.
Quando ero adolescente spesso uscivo con lo scopo preciso (elaborato fin dal mattino) di andare a comprare un disco. Tornato casa, aprivo il frigo veloce come una saetta e se mi capitava tra le mani un Chinotto, una Lemonsoda o una Cola, questi erano piacevoli ma superflui accessori al sublime godimento dell’ascolto dell’album tanto desiderato. In verità se nel frigo ci fosse stata varichina, probabilmente sarebbe stata gradita anche quella.
Oggi , esco, vado al supermercato. Mi compro il solito package da sei bottiglie PET ricicabile con il quale mi riempirò la pancia di gas per tutta la settimana. Durante una serata, tra un sms, un film sul digitale terrestre, una email, una chattata con gli amici su MSM, venti minuti su Second Life a curare il mio avatar, due righe sul mio blog e l’acquisto di un auricolare bluetooth usato su eBay, forse trovo anche il tempo di scaricarmi distrattamente da iTunes un paio di canzoncine gratuite da inflare dentro al mio iPod da 60Giga. Una delle due – di un tale di Gatteo a Mare che ho sentito per radio - finirà forse ascoltata durante uno shuffle, nel 2013.

Tre punti di vista. Tutti degni di approfondimento.

Comunque stasera me la sono goduta. Mi sento un po’ gonfio, ma con otto bottigliette ho scaricato l’intero primo album dei Suicide. E domani, altre otto e mi scarico “Christ – The Bootleg” dei Crass! (Per inciso, entrambi reperibili su iTunes).

P.S.
Non sono sponsorizzato né da Coca Cola, né da Apple e, se non si è capito, non uso il peer-to- peer per scaricare la mia musica.

12 marzo 2007

Uomo felice?

(...) Qualche giorno fa la giovane donna al banco di Etienne ha detto che sono felice. Avevo ordinato sette croissant. Mentre mi dava il resto ha detto: "Lei è un uomo felice".
L'ho fissata con una tale incredulità da costringerla ad abbassare lo sguardo.
"Canticchia sempre", ha aggiunto con un tono molto più basso, come se si sentisse in dovere di giustificarsi.
"E' il mio lavoro", ho risposto, vergognandomi della mia asprezza.
E' entrato un altro cliente, e me ne sono andato. (...)

Vikram Seth, Una musica costante, Longanesi 1999.