15 agosto 2009

Cave I

Qui i quotidiani sono scritti in caratteri strani e non passa per l’anticamera del cervello di cercare “La Repubblica” (ammesso ci sia) negli scaffali dei chioschi, mentre la tentazione dell’on-line la riservo alla trasmissione dei post sul blog.

Intossicato da un anno di italianità urlata e di ostentazione estetizzante sobbalzo alla (per fortuna rara) targa “I”, che mi ritrovo mio malgrado a cercare compulsivamente con gli occhi ad ogni incrocio d’auto.

In panetteria, ieri, due grossi italiani tirano fuori un biglietto da 500 insistendo per cambiarli, grugnendo in un inglese da trogloditi. La signora al banco - fingendo ammirazione – prende in mano la banconota e, sorridendo, la usa come ventaglio. Loro riprendono il bigliettone e se ne vanno senza salutare.

Ieri sera sul piccolo molo notturno, gli unici italiani ammucchiati in comitiva vociante parlano tra loro di quella casa antica dal bel balcone arabeggiante che hanno “puntato” per chissà quale lungimirante investimento. “Ma il proprietario non si trova”.

Io lo spero ad Istanbul e che non si faccia mai trovare.

14 agosto 2009

Letture per la Grecia

- L’Internazionale, numero unico di Agosto. Una selezione settimanale di articoli tratti dalla stampa estera, pregevole antologia di giornalismo liberal, pieno di spunti su altri mondi e culture e su come ci vedono gli altri.
Antidoto alla paccottiglia nazionale. Perché, diciamocelo pure, il cavaliere (per ora) vince e stravince, riuscendo addirittura a
farci rifugiare – per assenza di alternative credibili – nell’osservazione degli altri mondi. Realtà che talvolta parlano della nostra situazione politica e sociale con misto di stupefazione e sconcerto, facendoci sentire illusoriamente meno soli.
Sia la rivista, sia l'argomento meritano approfondimento.

- Post-Punk 1978-1984 di Simon Reynolds. Maxiguida che credo non finirò mai, imprescindibile per capire cosa manca alla conoscenza del mondo parallelo dei suoni che nutre il mio spirito, in particolare in quel magico e fertile periodo di fine Anni Settanta.
Annotare come sempre gli album da ascoltare al ritorno, per tradurre le storie narrate in suoni concreti.


- I
classici che sta leggendo A., che ruberò mentre lui ne legge altri (Racconti di Pirandello, Vite parallele di Plutarco, Racconti di Verga).

Nessuna nuova lettura scelta dal sottoscritto. Prima della partenza, solo le energie necessarie a strisciare in libreria per scegliere guida e cartina stradale.