08 ottobre 2007

Designing the imagination

Da un pò voglio parlare di silver_mirror.

Il mio amico Giovanni Caviezel è un poliedrico creativo dedito al suono, al visivo, al grafico e al fotografico con una particolare propensione per le attività nell’ambito della cultura per bambini, che gli ha dato non poche soddisfazioni.

Ma nel suo blog Giovanni è soprattutto dedito al tentativo di sfuggire l’entropia, il dilagare dell’informazione che tutto sommerge, trascina e livella. E lo fa attraverso l’ironia, la leggerezza e la ricerca di cose del passato che fanno star bene (come tutti noi che siamo un po’ Peter Pan).

Laddove io scrivo un post indignato sulla Moratti che vuole togliere i manifesti di Toscani sull’anoressia, lui spiazza facendo dell’ironia su una Milano grassa e magra, mostrando quanto questa città e i suoi abitanti si prendano troppo sul serio.

Laddove io ricerco, come lui dice, la sezione aurea in tutte le mie inquadrature fotografiche, lui ritrae soggetti volutamente sfocati o tagliando visi, mani e gambe.

Non assume il cipiglio dell’intellettuale serioso, del severo censore o del cittadino indignato (come capita spesso a me) ma si diverte a mescolare il tutto, come un frullato alla vaniglia. E tuttavia lo fa senza lo snobismo del post-moderno a tutti i costi.

Il suo blog è un ironico concentrato di “alto” e di “basso”, dove un dissertazione di laurea sullo fotografia lomografica si mescola ai grevi pettegolezzi di Dagospia, la notizia della scomparsa di Renato Arnheim o di Ingmar Bergman si ritrova accanto – orrore orrore – ad un articolo sull’assassinio di Garlasco.

Per non parlare poi dei Google Ads che “funestano” il sito e che, a causa della varietà di argomenti trattati nel blog, risultano assolutamente spassosi e spiazzanti. Come quello che ci invita a comprare biglietti per una fantomatica festa di Halloween o che ci offre a caro prezzo la suoneria dei Simpsons...
E’ un piacere cliccarvi sopra a ripetizione con l’illusione di arricchirlo…

Sempre in giro con la sua macchina fotografica, ha una lodevole simpatia per le gentili signore in grembiule e guanti di lattice (altrimenti dette “maids”) e contemporaneamente in molti post ci offre notevoli esempi della sua arte grafica e fotografica.

Sicuramente non riuscirà mai a farmi piacere gli album solisti di Ringo Starr e George Harrison (la sua sembra una visone della musica pacifica, bucolica, un po’ fricchettona, anche perché come molti altri si è perso il serioso furore della New Wave primi Anni ’80) ed ogni volta che cita Paul Mc Cartney mi viene il mal di pancia.
Tuttavia, quando racconta del fascino di donne incontrate sui manifesti ad una fermata di bus in una notte milanese, non posso fare a meno di ammirarlo e anche invidiarlo ancora un pò.


All photographs and graphics © Giovanni Caviezel

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Silver Mirror è un grande, anche se sospetto una non confessata passione erotica "mature", visualizzabile su el-ladies.com. Just a tip. Kinky old ladies rule ok.
Dave the Slave

domesticamaria ha detto...

tutto vero, tutto finto, tutto interessante, tutto banale: la mia vita e la mia estetica, carissimo Arimondi, coincidono: come le inquadrature chiave di "Psycho" del Maestro, sono un continuo urto, un solenne contrasto. Permettimi di aggiungere tre notazioni musicali a margine: (1) "All Things Must Past" di Harrison è un meraviglioso, funereo e lirico monumento sonoro; (2) Ringo è estremamente pop e sovragernere, come Warhol; (3) auspico la creazione di un quartetto vocale e strumentale di donne in grembiule e guanti di gomma :-))