Perché tutto deve stare a posto, tutto deve stare in ordine. Tutto in ordine, tutto a posto.
Eccolì laggiù il bue e l’asinello.
E i pastori alacri, le lavandaie operose.
E i mulini che si muovono allo scorrere fresco del ruscello.
Non vuole essere la pecorella di cui ogni tanto si dice “ma quanto è cara e gentile la pecorella, quanto è furba la pecorella”.
Come la pecora nera fa la sua cosa ed esce dalla scena.
Con il cuore spezzato.
Finale B
Arriva un cacciatore, con il coltello apre la pancia della pecorella e dal suo ventre estrae un lupo bianco molto incazzato, che lento esce dal plastico.
Con il cuore spezzato.
7 commenti:
quanto ci hai azzeccato. mi sono spesso sentito per molti un'ambita pecorella da collezione.
di recente invece mi faccio amabilmente "collocare", poi nel bel mezzo della tranquillità del presepe estraggo la revolver e faccio fuoco.
45 anni da pecora mi hanno infeltrito la lana...
Mi sembrava una parabola sulla socità o il mondo del lavoro, poi invece parli di cuore spezzato...Io comunque ho sempre fatto San Giuseppe, o l'asino, a seconda dei periodi :-D
Nel Presepe che faceva mio padre la pecorella lontana dalla mangiatoia era su una collinetta e guardava lontano in direzione dei monti da cui sarebbero arrivati i Magi. Quella pecorella tendeva al nero e non era come le altre. Si allontanava sempre, era solitaria e nessun pastore riusciva a tenerla a bada.
Era lui? ero io? era qualcuno dei miei fratelli? ...non so, ma prima o poi lo scoprirò.
Ci sono periodi in cui un po tutti ci sentiamo pecorelle. Per fortuna che poi nel mio caso vince il lupo (nella maggior parte dei casi) !
quante pecore feroci convinte di essere lupi...tutt'attorno...
muoiono in branco con la convinzione di essere particolarmente originali...ma non si estinguono...sigh!
Io faccio il pastore con la pecora sulle spalle, ok?
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