28 settembre 2007

Settimana della moda














In auto con un amico venerdì mattina, alzando gli occhi mi imbatto nel mega-manifesto qui sopra, dominante varie piazze di Milano.

Una campagna contro l'anoressia, proprio durante la snella ed elegantosa Settimana della Moda milanese.

E' un immagine dura e non c'è nulla di attraente e imitabile in questa povera ragazza. Solo compassione, forse orrore. Penso sia lo stesso sentimento provato da molte altre persone, da molti ragazzi e ragazze.

Guarda guarda, il sindaco Letizia Moratti ha ordinato subito di togliere questi manifesti, evidentemente lesivi di qualche ipotetico pudore (o di qualche ipotetica lobby).

Ennesimo motivo per essere contenti di non pensarla come lei.
Quando coloro con cui non hai nulla in comune dimostrano di non gradire proprio ciò che lo stesso giorno ti ha mostrato uno spiraglio di intelligenza, creatività e coraggio, vuol dire che la capacità critica funziona ancora bene.

Qui si può leggere cosa ha risposto Oliviero Toscani, anche a proposito della Milano di questi tempi.

23 settembre 2007

Contromano

Raramente scrivo delle "gesta" della Destra, di cui per altro molto ci sarebbe da scrivere. Quando se ne presenta l'occasione, mi manca l'energia perché sembra come di parlare a vuoto. Perché chi legge sa già e chi non legge non vuol sapere.

Con la Sinistra mi indigno più facilmente, perché ci si arrabbia di più se chi toppa ti è più vicino.

Claudio Burlando, Presidente Regione Liguria, viene fermato dai vigili per guida contromano su svincolo autostradale senza patente (!) .
Viene lasciato andare senza multa dopo aver mostrato il tesserino da parlamentare.

Successivamente viene multato (pesantemente e giustamente) dal Prefetto, ma nel frattempo scoppia il putiferio mediatico.

Fin qui, sbadiglio. Ma la cosa triste e annotabile è che in conferenza stampa ci onora di queste due chicche:

1. Non avevo la patente perché "Il mio portafogli è piccolo e non può contenere molti documenti
Viene da dirgli: che si comprasse un borsello.

2. "Ho chiesto subito che mi venissero date le sanzioni previste. L'ho anche detto subito al questore perché, visto il clima che tira, non volevo assolutamente tenere nascosto questo episodio".
Facendoci sospettare che se non tirasse "questo clima" (quello che in pratica richiede a gran voce il rispetto dei cittadini da parte dei politici), se ne sarebbe stato zitto zitto, nascosto sotto il volante dell'auto.

E poi ci stupiamo se Grillo richiama migliaia di persone in piazza anche a Sinistra.

In più, visto che oggi voglio fare il terrorista mediatico come fanno molti giornali anche seri, beccatevi la foto d'apertura, che non c'entra un bel nulla con il povero Burlando, ma drammatizza l'articolo e credo avrà prodotto in voi curiosità o disgusto, entrambi adatti per attrarre l'attenzione del lettore (quindi, inserzionisti pubblicitari a me!).

19 settembre 2007

La linea che collega i punti













Un anno fa, le prime righe di questo blog.

Come trovare la linea capace di legare i punti lontani, i punti fermi della mia vita?

Come fare, creando una forma armonica e non un mostro informe?


La musica, il senso della famiglia, la passione forte, il lavoro d’ordine tra i creativi, amici in luoghi sparsi e appartenenti a mondi diversi tra loro, l’atteggiamento estetico in eterna lotta con la spinta alla razionalità, la fredda tecnologia a braccetto con la calda fotografia, l’amore per la terra contro l’amore per la città, il punk vs. Pierre Boulez, la freddezza apparente contro la ricerca del calore, il bisogno di libertà a braccetto con il bisogno di disciplina.

A volte sono monadi di esistenza che sembrano non aver nesso tra loro, altre volte sembrano amalgamarsi in un insieme con un’apparenza di senso, una qualche armonia.

Una Complessità di cui a volte vado fiero e che a volte invece detesto.

Heart and soul. One will burn.
(Joy Division, Heart and Soul)


© Wassily Kandinsky, Composition VIII, 1923


12 settembre 2007

Birdforgetting

Qualche mese fa scrissi di birdwatching e di come questa passione avesse coinvolto mio figlio dodicenne e di conseguenza tutta la famiglia, più volte allegramente lanciatasi in spedizioni mattutine con il gruppo dei birdwatchers torinesi sulla cima di brulle montagne o alla confluenza di fiumi padani. Libri acquistati, elenchi di nomi mandati a memoria, accessori a non finire (fischietti da richiamo, nidi, binocoli).


Ebbene, serva da indicazione a tutti i genitori illusi di aver ispirato ai figli nobili discipline: arrivò la preadolescenza, arrivò Microsoft Messenger, arrivò l’ahimé non più posticipabile cellulare (13 anni è già un piccolo record, mi dicono….), arrivò l’implacabile e soffice irruenza delle volitive compagne di scuola, lo schiamazzo pelurioso di compagni bulletti, e con tutte queste cose arrivò l’oblio dei birdwatching.

Ieri, alla domanda “ma che uccello era” la risposta era un sbrigativo “non so” con la mano già in tasca ad estrarre il cellulare per leggere l’mms appena giunto da chissà quale Valeria.

E tra qualche settimana con i compagni a vedere i Tokio Hotel in concerto (colpo al cuore della mia pur razionalissima dignità uditiva ed estetica)…

Forse, quando avrà 25 anni, ricorderà il nome di un paio di volatili come me, che fino a un anno fa conoscevo solo piccioni, canarini e gabbiani.

Rocky Horror Show vs High School Musical


Da molto tempo sono convinto che i bravi insegnanti (sottolineo bravi) sono i veri eroi di oggi.

Costretti a lavorare in condizioni più che disagevoli, vergognosamente sottopagati, a contatto con burocrazia, colleghi demotivati e studenti di frequente maleducati, eppure determinati, spesso con il sorriso sulle labbra e disponibili - con la forza della loro esperienza o con l'entusiamo dei loro studi recenti - a proporre strade alternative o integrative ai programmi tradizionali, a promuovere il dialogo umano e culturale.

Di un'altra categoria di lavoratori penso siano veri eroi: i bravi infermieri che lavorano nelle corsie degli ospedali statali. Ma questa è un'altra storia.

La professoressa di italiano delle medie di mio figlio dedica un mattina a settimana a guardare e commentare un film famoso, legato alle materie studiate in quel periodo (storia, geografia, generi letterari ecc.)
La professoressa di musica ha guadagnato punti annunciando ieri che lo spettacolo teatrale di fine anno userà la musica di Rocky Horror Picture Show per mettere in scena un Frankestein.
Non è la sparata di qualche giovane insegnante dark alle prime armi in vena di essere alternative, ma di una professoressa con grande esperienza e occhi lumionosi che ogni anno lavora con le altre colleghe del corso per integrare le materie tra loro, mettendo in pratica una interdisciplinarietà che una volta tanto non è una parola vuota.
L'anno scorso, per esempio, musica, poesia, letteratura, arte figurativa in uno spettacolo multimediale dove l'unica cosa che stonava era la penosa povertà di mezzi messa a disposizione dalla struttura scolastica.

La prof. si è giustamente peritata di informare gli allievi che purtroppo non potrà fargli vedere il film in classe perché è vietato ai minori di 16. Sapendo bene che alla fine del prossimo week end più di due terzi della classe l'avrà già visto a casa complici i genitori...

Aspetto dunque di vedere mio figlio danzare al ritmo del Time Warp tra Riff Raff e Magenta (qui i passi della danza) e nel frattempo, Rocky Horror Picture Show batte High School Musical = 1-0

Let's do the Time Warp again!