12 marzo 2008

School's out

L’hanno preso?
E l’altro, l’hanno preso?

E’ quasi finita.

Una maratona cominciata a settembre dell’anno scorso. Sono esausto fisicamente e prostrato psicologicamente.


Il fenomeno è di questi anni. Forse soprattutto a Milano, non so.

La scelta della scuola per i figli.

Quest’anno me ne sono toccate due: Medie per il piccolo, Superiori per il grande.

Il fenomeno non esisteva quando andavo io a scuola. Ti lanciavano a testa in giù, cartella bella e pantaloncini corti, nella scuola di quartiere. Coloro che arrivavano da qualche distretto lontano erano visti come degli esotici strambi, dei ritardatari o tutt’al più come degli snob.

In questi mesi ho visitato scuole su scuole, ascoltato decine di pareri, inseguito insegnanti per avere consigli, ho cercato di carpire numeri di telefono di presidi, ho partecipato a presentazioni estenuanti degne dello IULM ed estenuanti presentazioni degne di dilettanti allo sbaraglio, ho visitato laboratori fantastici e aule fatiscenti, palestre dai materassi consunti e biblioteche polverose, ascoltato domande dementi tipo “ma nella vostra scuola gira droga?” (E se poi non fosse una domanda demente?) e ascoltato relazioni brillanti e convinte da parte di insegnanti manifestamente amanti del loro lavoro.

Carovane di genitori che dilapidano il sabato per spostarsi in mandrie per la città attraverso i licei più “in” di Milano. Sognando un futuro migliore per i loro figli. Un futuro meno rabbioso e incerto. Di certo più nevrotico.
Ho visto giovani genitori (e belle genitrici) delle quinte elementari alle allegre presentazioni delle medie, ho visto i consumati e stanchi genitori della terza media (sì, bastano tre anni per consumarsi) alle efficienti presentazioni delle superiori.

E tu che fai? Non partecipi? Vuoi mandarlo alla T. dove ci sono 15 extracomunitari su 20?
E la sezione dello scientifico segue il PNI o è ha il latino potenziato? E’ difficile il saggio per l’ammissione al Musicale? Violino no per carità perché sennò poi ci suicidiamo in casa. I collettivi degli studenti sono attivi? Mah, dicono che ci sono più sezioni cielline che di sinistra… Preparano al PET e al CET?

Quesiti che tolgono il sonno…

E’ stato un lavoro. E non è ancora finita. Ora inizia la roulette russa della sezione.
A chi posso telefonare?

PS. Quello nella foto è il mio liceo. Luogo di mai dimenticato tormento fisico, mentale e sentimentale.
Solo di notte, oggi, assume un'atmosfera quasi umana.
Quella atmosfera umana che cerco nella scuola dei miei figli.

1 commento:

Franco Zaio ha detto...

Io per elementari e medie mi sono accontentato di quanto offriva il quartiere e sono molto contento (tra l'altro extracom pochissimi, quassù sui monti, e i pochissimi sono una ricchezza, non un impoverimento). Il problema è rimandato alla fine delle medie, ma sceglieranno loro, mica ce li devo portare. A volte la freedom of choice (Devo) crea più problemi che vantaggi, forse.