01 settembre 2011

Back to school

Da una parte il bisogno pressante di uscire dal circolo vizioso dell’aforismo furbetto e autoindulgente imposto da Facebook (che in verità frequento poco e maldestramente), di Twitter (che non frequento) o anche solo dal bombardamento di informazioni, fuori e dentro la rete.
Dall’altra, dopo tanta lontananza, il senso di smarrimento per il foglio bianco di Open Office che mi guarda. Quasi non ci fossero cose con un senso da raccontare o approfondire, dopo aver perso un po’ l’abitudine di raccontare e raccontarsi, di fermarsi a ragionare. E non solo in rete.
Per fortuna si manifesta un po' come un bisogno fisico. Quindi scrivo, ancora.

9 commenti:

listener-mgneros ha detto...

ti leggo ancora

Arimondi ha detto...

Un'ottima ragione per riprendere.

Anonimo ha detto...

come Listener.

Arimondi ha detto...

Come sopra.

darkste ha detto...

ci sono anch'io

Arimondi ha detto...

Onorato, Dark Ste.
La stessa foto con cui ho conosciuto il tuo blog a suo tempo, se non ricordo male.
Dark Ste martire nell'amata Albione... ;-)

Non gonfiate troppo il petto ma è leggendo voi o i vostri commenti(e non dimentichiamo Zaio) che mi è venuta voglia di cominciare questo blog a fine 2006.

darkste ha detto...

io ci provo a gonfiare il petto ma resta una seconda

:D

Arimondi ha detto...

Dark Ste, e come dovrei fare io che ho il "torace da ciabattino"? (suona male, ma, credimi, ha il suo fascino).

Madison, dove è finito il tuo blog? Sei riuscito a farti oscurare?
Non ci riesce neppure Listener nonostante tutti gli sforzi...

Anonimo ha detto...

auto-oscurato per questioni di privacy.. Scriverò altrove e saprete come raggiungermi :)