13 maggio 2008

Boys will be boys

Ispirato dall'insegnamento illuminato della professoressa di lettere, mio figlio quattordicenne elabora la propria coscienza critica.

Giovedì scorso mi ha racconta della sua lunga e animata discussione pomeridiana con un gruppo di fascistelli del quartiere, occupati a reiterare banalità su “quando c’era lui”, sugli extracomunitari che “rubano il lavoro aglitaliani” e del suo tentativo di contrastarli dialetticamente e tenere alta la bandiera del Giorno della Memoria.

L’avrei abbracciato. Gli ho detto che ovviamente faceva bene a difendere le proprie idee.

Colpito da questa vicenda, decido di fargli vedere la sera stessa, per la prima volta, Anno Zero.
Nella puntata si mostra non solo l’ottusità di un certo pensiero di destra, ma anche la tristissima intervista ad un gruppo di quattrodicenni che sia fanno da sera mattina di canne, cocaina e acidi e dell’incredibile vuoto mentale delle migliaia di aspiranti partecipanti al Grande Fratello: sfigati palestrati marchiati DG sulla fronte, maniaci dotati di personal coach, tristi figuri dalle lenti a contatto colorate, cantanti sfigati e stonati tipo La Corrida, megere frustrate.

Tutto compreso da tale scenario umano, il ragazzo va dormire.

Evidentemente ispirato da questi pensieri, sabato mattina mi chiede di uscire per comprarsi una ricarica di cellulare. Dopo venti minuti torna.

CON LE LENTI A CONTATTO VIOLA.

Santoddddddio.

“Volevo fare qualcosa di originale”, mi ha detto...
Ancora un po' e chiamavo gli amichetti del quartiere.

La morale? Abbandonate ogni moralismo, o voi che entrate.

21 commenti:

listener-mgneros ha detto...

onestamente mi piacciono le lenti a contatto viola...spero che questo non aggravi le tue preoccupazioni....

darkste ha detto...

sull'originalità tuo figlio non ha torto, certo. Ma le lenti a contato viola non sono più originali....

aggiungo: che ne pesni sul fatto ch eprobabilmente in certi frangenti é necessario sentirsi accettati dal gruppo????

Anonimo ha detto...

Concordo con Ste. Poi, cosa vuoi che sia, ogni generazione deve un po' scioccare la precedente per affermarsi, distanziarsi. Ti sei dimenticato i casini che abbiamo fatto noi? Se penso al mio povero padre, quante gliene ho fatte passare ....

Franco Zaio ha detto...

Ma non gli sei scoppiato a ridere in faccia?! Portalo subito dal parrucchiere per una bella cresta alla Joe Strummer, almeno :-)) A parte gli scherzi, sento come mio dovere "educativo" crescerli nel "no logo" e nel "politically correct" non per moralismo ma in quanto "coolness" e anche per "essere originali". Il mio guarda Annozero e Ballarò dalla quarta elementare. Starò creando un mostro? Non credo: è bello, simpatico e intelligente (un po' moralista, ma così imparo).

Franco Zaio ha detto...

Un giorno poi racconterò di quando mi sono fatto il mohicano a 18 anni. Mia nonna scoppiò a piangere, mia madre con le lacrime agli occhi disse: "Beh, non stai tanto male" :-D

Anonimo ha detto...

Meglio un figlio adolescente oggi che un figlio adolescente 25 anni fa?

O forse che abbiamo questo brutto vizio di dire che tutto una volta era meglio?

O forse che un figlio adolescente, dolenti o nolenti, per un genitore sarà sempre una brutta gatta da pelare?

Arimondi ha detto...

Siete dei meravigliosi avvocati di mio figlio.
Gli farò leggere i vosti post (quando decido io, però!).

Quello che spaventa un pò è il consumismo dell'apparenza che li avvolge come una spira, che con la scusa dell'originalità (quale? Quella D&G?) li omologa.
Questa è un'altra storia, di cui però la lente è un piccolo sintomo. E forse avete ragione: noi non eravamo forse presi nelle spire dell'ideologia (che quasi rimpiangiamo) e che ci faceva sembrare degli invasati agli occhi dei nostri padri disincantati? E Ste e Madison, generazione lì in mezzo, cosa avevate voi per omologarvi?

Franco Zaio ha detto...

Una volta non era meglio, e l'adolescenza è sempre una brutta bestia.

Anonimo ha detto...

sai vivendo in un paesino di 500 anime, già con il doppiotaglio e l'orecchino passavi per anarchico!
bò io sono diventato un ragazzino pestifero dopo i 20.. sarà per questo che non ho ancora smesso!

@nto ha detto...

ecco, non è la tv in se ad essere pericolosa ma l'osservatore che, potenzialmente, ne fa un uso criminoso. io non credo esista un regime, una censura o qualcosa di simile. io credo che il concetto di network sia andato oltre lo scibile e che in molti ci stanno "a rota", altri lo contestano, ed altri ancora lo plagino. è una giungla, è inutiule sperare che si salvino tutti

darkste ha detto...

Allora che dire... non é che qui ci fosse molto tempo per fare i fighetti... cmq al mio tempo per omologarti c'era il barbour e poi il woolrich e le sneakers di prada, gli occhiali da sole di gucci. Poi vediamo... tra noi ragazze.... andava moltissimo Prada. Per quanto riguarda il segmento fighetti (per non parlare per i ragazzi delle polo ralph lauren).

Per il segmento darkettine/punkettine/diverse andavano moltissimo lo stivale pieno di lacci, la gonna lunga, il bustino (cose che del resto vanno anche oggi).

Per me OMOLOGARMI è stata sempre una paura...a 17 anni sono andata per la prima volta in Inghilterra ed é stato lì che ho capito che tutto quello che OMOLOGAVA qui... le mode, i modi era il nulla... IN CF A QUELLO CHE SI POTEVA PROVARE, VEDERE, CAPIRE... e da lì la cosa che preferisco é l'istrionismo. Cambio in base a come mi sento. Un giorno converse all star vecchie e consunte...un giorno tacco 12.

Se posso dae uno pseudo consiglio (cioé quello che se potrò farò con i miei figli) fategli vedere il mondo... ch eil mondo non é la parrocchietta fuori casa... IL MONDO E' VITA e con l'omologazione si diventa SOLO meno interessanti (nel tempo) ...

CLAP CLAP BRAVA STE : )

Anonimo ha detto...

teribbile il barbour...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
listener-mgneros ha detto...

sta diventando una sfilata questo post?

Arimondi ha detto...

E che bella sfilata! Grazie. :-)

Il comune denominatore dell'omologazione sembra sempre l'apparenza, in città come in provincia. E l'apperenza si deve comprare. Da qui il consumismo. Il Chiodo, il Barbour, oggi Brandy. Un tempo, molto breve c'erano le idee che ti facevano sentire omologato. Poi (e mi ci metto dentro in parte) c'è stato solo il consumismo. Un consumismo sempre più estremo e una scomparsa delle idee. E un nichilismo che nel corso delle generazioni sembra sempre più spinto (vedi alla voce "Galimberti").

Per questo, Ivanko, non mi sento di dire che il network o i media non siano colpevoli della loro pericolosità. Non siamo poi così innocenti quando si istigano i semplici o i giovsni al vuoto pneumatico solo per fare soldi.

Il mondo, Ste. Le persone. La diversità. Il viaggio. I libri. Hai ragione, naturalmente.

listener-mgneros ha detto...

uhm sembra sempre che ci siano i cattivi e i buoni e che esistano quelli che istigano e quelli sempliciotti che si fanno istigare. Non ho questa convinzione, chi sceglie di pensare meno...sceglie deliberatamente, consalpevolmente e colpevolmente. Come è colpevole chi sceglie di pensare di più. Chi e è innocente? Nessuno molto probabilmente. Io no di sicuro e non ci tengo ad esserlo.

darkste ha detto...

LISTENER
nn si tratta di innocenza o no.

ma a 30anni sappiam discriminare ( o forse no?)

a 15 no.

listener-mgneros ha detto...

Mi riferivo al concetto di "semplici", non a quello di adoloscenti. Sorry. E comunque ci sono adolescenti non esattamente puri (Il signore delle mosche).

Stanley Kubrick fu accusato per molto tempo di essere un istigatore alla violenza giovanile per avere costruito un capolavoro come Arancia Meccanica...alla fine impose e si impose di ritarlo dagli schermi inglesi........questo per me risponde a tutto. Per me....

Anonimo ha detto...

Io voglio le mutande di D&G da portare a mò di cappello, le lenti a contatto rosa perchè sono una femminuccua e le Lelly Kelly le mie scarpine oh Yeh!!!
...i miei gatti non dovrebbero lasciarmi sola davnti alla tv e farmi vedere certi programmi...

Anonimo ha detto...

Sorry: femminuccia...

Arimondi ha detto...

E' vero C.F. Girl, tutto parte dalla TV per i bambini. Li cucinano per bene fin dall'inizio e a loro piace un casino.