Approfittare dell'occasione di non scrivere solo per sé, per confrontare il proprio pensiero con ciò che accade intorno. Insomma, per vedere - non più di nascosto - "l'effetto che fa".
01 aprile 2008
Maniman 1
"Ora deve essere chiaro che la sostanza di tutto, la ragione soggiacente al fatto che ora sia qui, sia tornato per restare e resterò nella città di Genova, è pura squisita, gratuita necessità di bellezza. Non sono tornato per la fortuna, sono tornato per la bellezza. E' in questa città che ho stabilito la sua sede.
"Sono cresciuto circondato dalla bellezza perché tutto intorno a me era costruito di gesti di dignità e decenza".
"La mia relazione con Genova è d'amore, la rete di relazioni che ho stabilito è affettuosa. Non fosse così, non saprei viverci; penso che sia dura per chiunque vivere in un deserto ingombro di spoglie di bellezza."
(...) La bellezza delle cose è nell'ordine che lo sguardo degli uomini sa dare alle cose.
E il disordine non è delle cose ma dell'uomo.
Per questo pui vedere dolcezza ovunque nelle cose degli uomini. (...)
Maurizio Maggiani, Mi sono perso a Genova. Una guida, 2007 Feltrinelli, 91p.
Mi piace questo sguardo lanciato su Genova da un non genovese. Accade spesso che chi non è genovese (Paolo Conte, Genova per noi) sappia cogliere sfumature e prospettive che noi genovesi tendiamo a dare per scontate. Anche le foto pubblicate nel suo libro sono in sintonia con quello che vedo intorno a me oggi (le foto qui sopra sono però mie).
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