24 maggio 2007

Il sorriso sconsacrato

Settimana scorsa, per lavoro a Roma, in albergo, appena sveglio, ho acceso su MTV. Passava questo video.



Non sono mai stato particolarmente amante dei Red Hot Chili Pepper e la canzone è una ruvida ballad rock chitarristica, molto bella ma non particolarmente originale. Il testo non mi dice niente di speciale (mea culpa).

Ma allora?

Mi piace l'idea di quattro amici che cantano (come di quattro amici che suonano), l'idea del contatto fisico tra persone amiche, l'idea del ritratto fotografico e cinematografico di volti belli e brutti, e umani, del dettaglio dei profili e dei primi piani, l'idea di quattro persone che si divertono facendo qualcosa di semplice.

Lo so lo so è solo music business, è inutile che me lo si ricordi.

Sarà che non capisco perché capita che le persone decidano di smettere di capirsi. Sarà che forse mi mancano gli amici e qualcos'altro.

2 commenti:

Franco Zaio ha detto...

A me piace molto l'idea-concetto che con pochi soldi si possano fare belle cose (quanto sarà costato sto video? Pochissimo), il concetto del low budget, applicato da star milionarie come i Red Hot, poi, quindi non di necessità virtù, proprio una scelta. Grandi. E poi sì, ti mancano gli amici, un senso di appartenenza a un gruppo, una vacanza sfigata all'Elba :-)
Per questo che io, Jack, Attilio ci teniamo così tanto alle reunion caccallorum: scaldano il cuore, anche se il passato (e le sue condizioni) non ritorna. Ma è bello ricordare e non dimenticare.

Arimondi ha detto...

Chi è nomade suo malgrado e ha girato molti luoghi ha la fortuna di avere persone "importanti" (magari pochi e scelti) sparse in varie città, con però la difficoltà di poterle vedere solo raramente, magari quasi mai. A volte si rischia di perderle anche del tutto, per incomprensioni, per oblio, per equivoci, per difficoltà troppo grandi, per pigrizia. E magari ciò succede nel corso della propria vita presente anche con le persone che ci sono vicine. Beh, questo è semplicemente imperdonabile.