25 settembre 2006

Tutto cambiare perché tutto rimanga com'è


Il Principe, che aveva trovato il paese immutato, venne trovato invece molto mutato, lui che mai prima avrebbe adoperato parole tanto cordiali; e da quel momento, invisibile, cominciò il declino del suo prestigio.
Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Feltrinelli, 1969 [1957] - LXXXVI edizione Universale Economica 2006, pag. 79.

Molti problemi che apparivano irrisolubili al Principe venivano risolti in quattro e quattr'otto da don Calogero; liberato come questi era dalle cento pastoie che l’onestà, la decenza e magari la buona educazione impongono alle azioni di molti altri uomini, egli procedeva nella foresta della vita con la sicurezza di un elefante che, svellendo alberi e calpestando rane avanza in linea retta non avvertendo neppure i graffi delle spine e i guaiti dei sopraffatti.
Ibidem, p.143

I palermitani sono dopo tutto degli italiani, sensibili quindi quanti altri mai al fascino della bellezza ed al prestigio del denaro.
Ibidem, p. 216

Mi sembra di conoscere questo libro da sempre, tanto contiene il nucleo del pensiero di un modo di essere non solo siciliano, ma in generale italiano, mediterraneo. Il tema della perdita del potere di chi si mostra troppo umano, la forza naturale di chi viene dal nulla rispetto a chi sente su di sé il peso e il dovere di una tradizione, la nostra eterna dipendenza dall'estetico e dall'ostentazione del benessere. Pur di origini ligure-piemontesi, pur vivendo a Milano, non posso fare a meno di riconoscere tutto questo nel mondo che mi circonda ma anche naturalmente in me stesso, profondamente italiano.

1 commento:

Franco Zaio ha detto...

Hey, aggiorna sto blog! Ti sei già stancato? Ciao