Antidoto alla paccottiglia nazionale. Perché, diciamocelo pure, il cavaliere (per ora) vince e stravince, riuscendo addirittura a farci rifugiare – per assenza di alternative credibili – nell’osservazione degli altri mondi. Realtà che talvolta parlano della nostra situazione politica e sociale con misto di stupefazione e sconcerto, facendoci sentire illusoriamente meno soli.
Sia la rivista, sia l'argomento meritano approfondimento.
- Post-Punk 1978-1984 di Simon Reynolds. Maxiguida che credo non finirò mai, imprescindibile per capire cosa manca alla conoscenza del mondo parallelo dei suoni che nutre il mio spirito, in particolare in quel magico e fertile periodo di fine Anni Settanta.
Annotare come sempre gli album da ascoltare al ritorno, per tradurre le storie narrate in suoni concreti.
- I classici che sta leggendo A., che ruberò mentre lui ne legge altri (Racconti di Pirandello, Vite parallele di Plutarco, Racconti di Verga).
Nessuna nuova lettura scelta dal sottoscritto. Prima della partenza, solo le energie necessarie a strisciare in libreria per scegliere guida e cartina stradale.
1 commento:
"Post-Punk" è diventato per me un libro fondamentale, io credo che lo finirai prima o poi, perchè merita e aiuta a (ri)scoprire un sacco di artisti.
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