Domenica mattina ho salutato moglie, figli, sorelle, parenti vicini e lontani e insieme ad un caro amico fotografo sono andato a caccia.
A caccia di immagini. Immagini diverse dal solito.
Da tempo volevo farlo e finalmente, eccole.
Molti le riconosceranno subito.
Non è da tutti passare la prima assolata domenica di Primavera in un cimitero, lo so.
Ma che cimitero (il cimitero monumentale di Staglieno a Genova) e per quali immagini.
Sono le sculture utilizzate nel 1980 per copertine dell'album Closer e del singolo Love Will Tear Us Apart dei Joy Division. Un album e un singolo che hanno segnato me e molti altri, che sul quelle copertine abbiamo passato ore, nelle nostre camerette dark un po' problematiche, mentre il vinile nero girava nero.
Per anni ho avuto gli originali di queste sculture a due chilometri da casa e non le avevo mai viste dal vivo.
All'interno non è stato difficile trovarle, anzi quella di Closer si trova a sinistra, appena entrati (il mio amico - cinico ascoltatore dei Queen - ha detto che il fotografo, non avendo tempo, riprese la prima statua capitata a tiro...).
Mi sono trovato a volte a chiedermi su come furono scelte, e chi le propose a Tony Wilson della Factory Records per quelle due copertine. E' vero che esiste da sempre una forte affinità tra Genova e l'Inghilterra, ma Manchester e Staglieno non mi pare ispirino particolari associazioni di idee.
La mattinata è continuata con un indimenticabile giro tra viali alberati in collina, tra cappelle gotiche monumentali e capolavori della scultura, tra prati degradanti vero la Val Bisagno piene di tumuli infiorati e sentieri che ad ogni angolo offrivano scorci mozzafiato e un po' inquietanti di statue, croci e lapidi, a volte anche abbandonate, respirando una boccata di spirito da Grand Tour ottocentesco insieme ad una sensazione di abbandono malinconico, accentuato dalla polvere e dallo smog che ricoprono molte statue.
Se non si è troppo sensibili o peggio superstiziosi, facendo clic qui si può accedere ad una selezione di altre mie foto di queste sculture, "fantastiche" nel vero senso della parola.