28 luglio 2008

Little tip

Molto belli i vostri widget musicali, cari amici blogger, però abbiate la gentilezza di lasciare in stand-by il lettore: la scelta musicale è spesso azzeccata e raffinata oltre che specchio della vostra personalità, tuttavia , prima di un apprezzamento musicologico, rischiate più che altro un bel vaffa da tutti quelli (come me) che tengono il volume del pc mediamente alto e si ritrovano immancabilmente a saltare sulla sedia... :-)

Domanda 1

Qualcuno sa come mai ha chiuso il blog di Atipicaprecaria?

Qualche sciacallo se ne è subito impossessato.

22 luglio 2008

Highlights of the week

A volte una chiacchierata anche breve con un caro amico dà la svolta alla settimana.

E fa bene dare libertà ai ricordi lontani, anche a quelli che si ritenevano forse rischiosi.

21 luglio 2008

Amore con amore

Questa me la dedico, perché a volte giurerei di averla sentita risuonare nelle orecchie, come se qualcuno me la cantasse da ormai lontano.


L'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore.

Ho lacrime da donna
cosmetiche e severe
e lacrime da uomo
profonde e non meno sincere.

E continuo a bussare alla porta di Dio
e continuo a bussare alla porta di Dio
a passo di cane alla porta di Dio
a passo di cane alla porta di Dio.

Chi non ha scarpe non ha ragione mai
chi non ha scarpe non ha padroni
rispondo io chi non ha scarpe non ha scarpe allora
chi non ha scarpe non ha scarpe.

Vengo a vedere per l'ultima volta
il mio grande amore
vengo a trovare per l'ultima volta
il mio compositore
cuore di latta che non hai fatto che guai
cuore meschino che non hai fatto che guai.

Col mio sguardo diritto
e i miei occhi speciali
come una vedova di vent'anni che vuole sapere
una puttana di trent'anni che vuole vedere
all'estremo limite del vero
all'estremo limite del vero c'è.

Che l'amore con l'amore si paga
che l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore.

O Capitano Mio Capitano
anche se il viaggio è finito
sento ancora tempesta annunciare
e le donne esultare
le campane suonare
e altre inutili parole d'amore.

O Capitano Mio Capitano
è che non posso lasciare
che nemmeno un sogno scivoli via
sotto nuove bandiere
ancora giorni e sere
per il tempo che ha l'anima mia
e per me.

Orecchie d'asino
in questo entroterra umido
vince chi dimentica
vince chi dimentica.

L'innamorato perpetuo
scrive la sua ultima lettera alla luna
dall'orizzonte degli eventi
fa l'elogio del peccato e del peccatore
quante inutili parole d'amore
quante inutili parole
quante inutili parole d'amore
quante inutili parole.

E l'amore con l'amore si paga
e l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore si paga
l'amore con l'amore.

Ho lacrime da donna
cosmetiche e severe
e lacrime da uomo
d'amore, direi.

Io continuo a bussare alla porta di Dio
e continuo a bussare alla porta di Dio.

L'amore con l'amore si paga (Ivano Fossati)

13 luglio 2008

Visa vs. Palanche

Milano-Genova. Uscita barriera di Ge-Sampierdarena.

Cento auto in coda al casello "Pagamento in contanti".
Una sola auto, la mia (che vivo a Milano) al casello per carta di credito.

Genova-Milano. Uscita Milano. Barriera di Bereguardo.
Seicento auto in coda al Viacard.
Tre auto tre al pagamento in contanti.

Belin, che la carta di credito costa.

Come amo i genovesi e come amo ridere dei luoghi comuni.

11 luglio 2008

Eyes Wide Coloured

Per una volta parlo di me. O almeno di una parte, cioè di due.

Non sono certo che siano sempre stati così. E’ buffo, ma nessun testimone è mai stato in grado di confermarmelo. Siamo un po’ distratti in famiglia.

Qualche mese dopo un’operazione subita un po’ di anni fa qualcuno mi chiese come mai avevo gli occhi di due colori diversi.
L’ipotesi dei medici interpellati fu depigmentazione. Uno dei due cambiò colore perché qualcosa era stato toccato da qualche parte nel collo.

Eppure ben rappresentano, credo, due aspetti della mia personalità. Come se mi mettessero in grado di vedere il mondo da due prospettive diverse, da due angolazioni separate. Due webcam aperte sul mondo che mandano il segnale a due regie diverse.

Da una parte la mia parte razionale, tendente alla sintesi, capace di andare al punto laddove molti altri si perdono nei dettagli.
Dall’altra la dimensione sensibile che spesso spinge a trovare i dettagli dove vorresti magari non trovarli per poter vivere più tranquillo.

La cosa complicata è sapere con quale occhio stai guardando il mondo in quel momento.

Lo confesso, amo il colore contradditorio dei miei occhi.
Mi aiutano a dare una qualche spiegazione irrazionale ai miei contrasti. Ordine vs. disordine, disciplina vs. anarchia, necessità vs. caos, dolcezza vs. cinismo.
Ma che fatica correre ogni giorno su questo filo in equilibrio: solo la ragione ferrea trattiene dalla fuga nel troppo sensibile. O forse farebbe bene fuggire laggiù o essere fuggiti per sempre?

07 luglio 2008

Media. Chi di spada ferisce...

Giornata lavorativa finita all'insegna dell'umorismo!


Per strada avranno pensato che ero un po' matto mentre ridevo ascoltando per radio la scheda sul nostro premier, preparata dall'entourage di Bush e distribuita alla stampa mondiale al G8 di Tokyo.

La scheda è tratta da questa fonte:
FindArticles - Berlusconi, Silvio
UXL Encyclopedia of World Biography, (2003)

Sono subito seguite le scuse ufficiali.

Nella foto, il portavoce di Bush, Tony Fratto, appena uscito da un film di Totò.

06 luglio 2008

Luglio - Fight back


In auto, verso il mio Luglio solitario.

Alda Merini, Umberto Galimberti, Dario Fo a un convegno riassunto da Radio 24 sui trent'anni della Legge Basaglia (la famosa legge del 1978 che in pratica chiuse i manicomi e cercò di regolamentare il trattamento dei malati di mente).
Come sempre, ascoltando, ritorno a ripetermi quanto abbiamo bisogno di ciò. Quanto è necessario - in questa corsa folle ed efficientistica che ci assilla e ci costringe ad agitarci angosciosamente - ascoltare ancora la "saggezza" di chi le cose le ha vissute (la Merini ha sopportato quindici anni di manicomio), di chi le studia (sempre stupefacente la lucidità sintetica di Galimberti) e di chi le ha messe in scena per una vita intera (Dario Fo).
E colpiscono la parole di Galimberti, che qui riassumo: Basaglia aveva visto lontano nell'affermare che discriminare e allontanare i malati di mente era una piaga da evitare. Perché questo avrebbe portato lentamente ad accettare di allontanare dalla vita civile altre categorie che si fossero definite o fossero state definite diverse: omosessuali, malati, handicappati.
Oppure, aggiungo io, chi la pensa in maniera diversa, oppure gli "stranieri" o i ROM oppure perché non di nuovo gli ebrei?
Discorso quanto mai attuale, evidentemente.

A proposito di questo ed altro, leggete anche per favore l'ottimo editoriale di Barbara Spinelli sulla prima pagina de La Stampa di oggi.


Original Translation
Als die Nazis die Kommunisten holten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Kommunist.

Als sie die Sozialdemokraten einsperrten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Sozialdemokrat.

Als sie die Gewerkschafter holten,
habe ich nicht protestiert;
ich war ja kein Gewerkschafter.

Als sie die Juden holten,
habe ich geschwiegen;
ich war ja kein Jude.

Als sie mich holten,
gab es keinen mehr, der protestieren konnte.

When the Nazis came for the communists,
I remained silent;
I was not a communist.

When they locked up the social democrats,
I remained silent;
I was not a social democrat.

When they came for the trade unionists,
I did not speak out;
I was not a trade unionist.

When they came for the Jews,
I remained silent;
I wasn't a Jew.

When they came for me,
there was no one left to speak out.


Friedrich Gustav Emil Martin Niemöller, First They Came...